Impianti

Rendere possibile il comfort negli ambienti storici

Gli impianti stimolano la continua ricerca verso soluzioni di fattibilità che facciano tesoro dell'evoluzione tecnologica avvenuta nel tempo, per renderla applicabile su strutture antiche. Un costante gioco di incastro tra normativa e fattibilità di esecuzione, in cui l’inventiva e la creatività sono indispensabili.

Venezia è un pesce. Guardala su una carta geografica. Assomiglia ad una sogliola colossale distesa sul fondo. Come mai questo animale prodigioso ha risalito l’Adriatico ed è venuto a rintanarsi proprio qui? […] Venezia è sempre esistita come la vedi, o quasi. È dalla notte dei tempi che naviga: ha toccato tutti i porti, ha strusciato addosso a tutte le rive. […] Sulla cartina geografica il ponte che la collega alla terraferma assomiglia a una lenza: sembra che Venezia abbia abboccato all’amo.

Opere ad alta specializzazione a supporto degli impiantisti

Sugli impianti interveniamo
• con opere specialistiche
• svolgiamo principalmente attività di assistenza per gli impiantisti che hanno bisogno di opere murarie
• e provvediamo alle tracce, eseguite tramite fori, che rispettino la struttura senza indebolirla.
La valutazione e l’esecuzione del lavoro varia in base al tipo di struttura su cui dobbiamo intervenire.
Gli impianti possono essere di vario tipo
– elettrici che includono anche la domotica
– idraulici
– termici: condizionamento e riscaldamento

Ostacoli veneziani

Oltre alla gestione esatta della tempistica, fondamentale per il buon andamento del cantiere, risolviamo tutte le problematiche tipiche contestualizzate alla situazione veneziana, che vedono l’acqua alta al primo posto.
Per installare la caldaia bisogna valutare le strutture esistenti: i camini.
I pavimenti vanno posati con il minimo spessore per non influire sul peso e non ridurre lo spazio interpiano disponibile.
Nei solai interpiano ci troviamo a gestire dei dislivelli.
A Venezia i muri in bolla e i pavimenti dritti sono una rarità o forse non esistono.
Venezia guizza e sfugge, proprio come il pesce a cui somiglia.

Danni in agguato

Uno sconsiderato intervento murario atto a consentire l’alloggio delle linee degli impianti può arrecare gravi danni alle strutture, fino a comprometterne la stabilità.
Nel campo acustico o termico si possono generare i cosiddetti “ponti”, che di fatto diminuiscono il comfort e rendono vano l’impegno economico e l’investimento del committente.
I ponti acustici renderanno vana l’insonorizzazione, provocando fastidiosi fenomeni disturbanti, che turberanno la quiete e il silenzio degli ambienti.
SVE è garante e responsabile di accurate opere murarie che preservino da sgradevoli conseguenze.
I ponti termici sono i punti in cui si determina la creazione della condensa, che evolverà poi in affioramenti di umidità di grado più o meno intenso, fino a causare muffe o cedimento degli intonaci, con conseguente insalubrità dell’edificio.
In presenza di ponte termico la classe energetica scenderà di valore.

Problemi che diventano piccoli: la condensa

La condensa è un fenomeno recente che si è manifestato contestualmente all’adozione di sistemi innovativi per la tenuta termica.
I ponti termici sono lo squilibrio tra la temperatura esterna e la temperatura interna.
Una volta il problema di condensa non c’era perché i ponti termici erano rari.
Per ovviare al problema disponiamo di ottimi conduttori che sono la pietra d’Istria, il cemento armato e il metallo.
Dove c’è il punto di rugiada, cioè la condensa che viene causata dalla differenza di temperatura interna ed esterna, si crea la muffa che è uno dei fattori di malessere più frequenti.
La condensa è più facile che si verifichi nel clima freddo.
Si possono avere problemi di condensa anche all’esterno, in presenza di un rivestimento o una finitura che permette il passaggio, non si tratta solo di umidità di risalita.
Il cappotto non risolve, semplicemente allontana il punto di differenza di temperatura dal punto che si può degradare, ma a Venezia il cappotto è vietato dalla Soprintendenza per la tutela del patrimonio storico.

Studi e tecnologie per la risoluzione dei ponti termici

È un meccanismo fisico semplice ma bisogna individuarne le caratteristiche e pensare a tutti i possibili modi in cui si può manifestare.
Anche in questo caso bisogna avere fantasia.
La condensa lavora nel microclima con condizioni profonde e circoscritte.
Abbiamo preso spunto da uno studio preliminare per i musei dove delle tecnocamere evidenziano i punti in cui la condensa si potrebbe manifestare.
La condensa può far marcire le travi partendo dal chiodo metallico quindi a volte basta stabilizzare tecnicamente la zona e potrebbe essere intaccata.
Ci sono prodotti specifici per la pulizia per togliere la muffa e ridipingere.
Aprire la finestra non è sufficiente: dipende dalle condizioni climatiche esterne, per questo adesso ci si avvale di sistemi con sensori di temperatura e umidità e di prodotti a basso spessore e ad alta efficienza che eliminano i ponti termici.

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